Gesù ti segue con molta attenzione, e direi con amore, nel - TopicsExpress



          

Gesù ti segue con molta attenzione, e direi con amore, nel cammino della tua vita. Sa che non è facile per te vivere in questo mondo secondo i principi del cristianesimo, ogni giorno devi ingoiare bocconi amari, le afflizioni si susseguono a ritmo spietato. La parola afflizione etimologicamente viene dal verbo ad-flere, significa qualcosa che ti porta a piangere quelle lacrime che nessuno vede, ma che scendono nel silenzio del cuore senza sollievo e senza conforto da parte di Dio. Il pianto infatti è lo sfogo di un dolore profondo che non puoi esprimere con le parole, se cerchi di parlarne con un amico la delusione si trasforma facilmente in angoscia, la stretta al cuore diventa la morsa del dolore che invade il tuo animo afflitto. Il pianto è l’unico sollievo possibile. Gesù ti sussurra le sue parole di speranza: tu stai piangendo perché vuoi essere fedele al mio Vangelo, non temere, Io trasformerò in gioia la tua afflizione e allora sarai beato. La gioia si esprime in diversi modi che noi chiamiamo godimento. Il godimento dei sensi che danno gioia al tuo corpo, il godimento di un affetto che si sviluppa in te dalla presenza di una persona che ami, c’è poi il godimento della mente al termine di uno studio che ti ha rivelato tante cose che non conoscevi, infine i godimento della volontà che realizza il raggiungimento di qualcosa che desideravi avere. Il gaudio quindi è una gioia intima e profonda, una gioia dentro di te, sia in riferimento alle passioni del tuo corpo e sia in riferimento alle facoltà del tuo spirito. La Madonna disse con un canto a sua cugina Elisabetta: il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore, esultava per il godimento gioioso che esaltava il suo spirito, l’esultanza ti fa saltare di gioia, ti fa cantare, ti esalta. La gioia può essere parziale oppure totale, parziale quando coinvolge soltanto una parte della tua persona come per es. un cibo prelibato. Può essere un godimento esclusivamente spirituale come per es. un evento particolare in cui ha mostrato la tua cultura, il tuo canto o altre qualità della tua personalità. Il tuo corpo invece può avere dei godimenti diversi a seconda dei sensi che vengono impegnati. L’afflizione è presente e vuoi allontanarla perché ti strazia il cuore, la gioia che Gesù ti dona è una promessa che tu devi attendere sopportando pazientemente le tue afflizioni. La gioia che Gesù ti dona si fonda sulla fede, tu credi che portando pazientemente la croce, la vita eterna che Gesù ti ha promesso diventerà realtà un giorno non lontano, quindi la gioia nel tempo della sofferenza è l’attesa paziente nella speranza. La fede e la speranza ti proiettano nel futuro di Dio, sono l’attesa della gioia divina. Quando tu gioisci per la speranza di vivere in eterno con Dio nell’amore dolcissimo della Mamma Celeste, oppure gioisci per aver ricevuto un bene spirituale, la tua gioia è soprannaturale. Se abbassi l’orizzonte della tua speranza cercherai invano la vera gioia perché Dio ti ha creato per l’eternità, quando godi per il piacere di commettere un peccato, sul momento senti un desiderio forte, una volta consumato il peccato genera tristezza e solitudine, cosi sono tutti i beni di questo mondo. Sulla terra sei sempre in cammino verso la fine che arriva da un momento all’altro, quando arriva la morte tutto quello che hai fatto e goduto svanisce “come una bolla del sapone”. La tristezza che viene a te per aver realizzato i desideri della concupiscenza, dovrebbe farti capire che tu non sei stato creato per godere i beni di questo mondo, la gioia e la pace che viene dalla preghiera e dalle opere di bene che compi con grandi sacrifici, ti fa capire che sei stato creato per i beni che riguardano Dio. Se non hai mai provato la gioia per il possesso dei beni spirituali, tu non hai ancora acciuffato la vera identità di essere figlio di Dio, creato a sua immagine e somiglianza. Nella tua vita continui a fare l’esperienza dell’afflizione che può venire dal tuo comportamento disordinato, oppure dal comportamento degli altri, dall’ambiente in cui vivi e operi o da satana, può venire anche da Dio che vuole mettere alla prova la tua fede. L’afflizione è sempre presente, la gioia invece devi conquistarla con la vittoria contro le insidie e allettamenti del peccato. L’afflizione può essere presente in tante maniere, a cominciare da una pena interiore che ti viene procurata o da una disgrazia o dal comportamento di una persona cara. Ti do un consiglio: non cercare di liberarti dall’ afflizione a tutti i costi, non cercare la gioia nella preghiera e nelle liturgie, non cercare la gioia nelle realtà soprannaturali, quanto meno te lo aspetti scoprirai che la vita spirituale è una illusione e con tuo rammarico ti accorgerai che quel tipo di religiosità che hai voluto seguire ti ha sconvolto psichicamente, perderai la testa, e se sei un carattere molto sensibile, impazzirai. Non andare dietro l’afflizione e neppure dietro la gioia, va soltanto dietro la fede, il Signore è il Dio della gioia, rimani con Lui, metti in pratica la sua volontà, ubbidisci con umiltà all’insegnamento del Vangelo, il Signore ti darà la gioia nell’afflizione. Il Padre Celeste ha mandato il Figlio e il Figlio ha mandato lo Spirito Santo perché ogni afflizione si cambi in gioia. Qualunque cosa ti succede, anche le afflizioni più grandi, se vivi nella fede, tutto si cambierà in gioia, perché mettendo tutte le tue afflizioni in Cristo tu partecipi alle sue sofferenze, in Cristo tutto si cambia in gioia, Lui è la gioia del Padre, in Cristo tutto si cambierà in gloria della vita, tutto anche la tua morte.
Posted on: Sun, 11 Aug 2013 06:42:13 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015