III. TU SEI MIO RIFUGIO, MI HAI LIBERATO DALL’ANGOSCIA Tu sei - TopicsExpress



          

III. TU SEI MIO RIFUGIO, MI HAI LIBERATO DALL’ANGOSCIA Tu sei mio rifugio, mi hai liberato dall’angoscia è il ritornello al salmo responsoriale che è divenuto un po’ lo slogan, il motivo di riflessione e preghiera nelle nostre giornate di Sharm. E’ vero il punto di partenza della mia preghiera in quei giorni è stata l’angoscia. L’angoscia è un tema importante nell’esperienza umana e soprattutto nell’esperienza del soffrire. Personalmente in questi 6 anni l’angoscia mi è stata una fedele compagna con differenti sfumature, dalle paure dei piccoli imprevisti quotidiani, a quelle un po’ più serie per l’accertamento di esami medici non convincenti, per passare ad angosce di diversa dimensione e natura: l’angoscia principe è stata quella nella notte dal 22 al 23 luglio 2005, la terribile notte dell’arresto cardiaco, poi la notte dell’intervento chirurgico di urgenza la seguente settimana, in seguito i diversi giorni trascorsi in ospedale. L’angoscia delle prime notti a casa con il respiro difficile e rumoroso di mamma, l’angoscia per il vomito, l’angoscia per l’imprevisto. Ed i viaggi in questo sono miniere di piccole e grandi angosce: il perdere la strada nella Repubblica Ceca, oppure la febbre e l’influenza a Madrid, l’angoscia per la mancanza di benzina nel deserto di Giuda, l’angoscia per le lunghe attese in aeroporto o la preoccupazione durante le nove ore di aereo da Milano a Momasa. Potremmo qui scrivere una lunga storia dell’angoscia mia e della serenità contrastante di mamma: angoscia mia e tranquillità sua! Da quando Santina è stata colpita da questa grave patologia invalidante il mio sonno notturno si è fatto molto leggero e spesso nel cuore della notte mi sveglio. L’esperienza con Santina mi porta a studiare profondamente la situazione di angoscia che prima non conoscevo. Guardare in faccia a questa realtà che talvolta sembra toglierti il respiro non è facile. Non voglio qui condurre un esame di introspezione psicologico, ma semplicemente spirituale. Il primo fatto che mi viene alla mente e che getta profonda luce su tutta questa mia storia di angoscia è il fatto che anche Gesù stesso ha sentito sulla sua carne l’angoscia nell’orto degli ulivi. Dunque anche il figlio di Dio ha voluto assaporare questo. E questo fatto mi conforta. Se Gesù ha patito angoscia anche la mia angoscia diviene più lieve. Il secondo passaggio della mia riflessione a Sharm è stato il seguente. Cosa Gesù ha fatto durante l’angoscia? Ha fatto due cose: ha cercato amici, ma non ne ha trovati, e si è messo a pregare ed un angelo lo ha consolato. Questo diviene per me una lezione semplice ed esemplare: nelle angosce è lecito cercare conforto nelle amicizie, Gesù lo ha cercato in Pietro, Giacomo e Giovanni, ma non è una strada fruttuosa, essa è stata per Gesù deludente perché i suoi amici, vinti dal sonno pur essendo fisicamente vicini, lontani solo un tiro di sasso, non sono stati di conforto nel loro sonno profondo. La seconda strada, battuta da Gesù, è quella della preghiera. In quella Gesù trova conforto da un angelo. Forse devo incamminarmi più decisamente su questa strada. Ma se seguiamo con attenzione la strada percorsa da Gesù nella sua preghiera scopriamo che il centro nelle sua preghiera vi è una richiesta umana di togliere la sofferenza ed il patibolo, ma subito dopo vi è l’accettazione totale della volontà di Dio. Lo studio dell’angoscia porta alla preghiera ed all’obbedienza che Gesù esercita congiuntamente nel Getzemani. E’ strano ho appena terminato la scrittura dell’ultimo libro di Santina e nella prima parte di quel lungo testo, illustravo come i due più grandi insegnamenti di Santina con le sue rare parole sono state preghiera ed obbedienza. Percorrendo l’analisi di queste mie angosce nel Vangelo trovo un forte richiamo alla preghiera ed all’obbedienza di Gesù nella notte della sua Passione, guardando alla vita semplice di mia madre trovo anche in essa preghiera ed obbedienza! Ancora una volta la vicenda di Santina diviene per me una medicina alla mia vita insulsa. Una delle più impressionanti caratteristiche di mia Madre e della sua vita da disabile è la profonda calma e pace che sa donare a tutti coloro che la incontrano. Questa fragile e piccola Santina, con i suoi gesti, con i suoi atteggiamenti, con la sua disarmante innocenza e fragilità, e soprattutto nel suo splendido sorriso – che fa da corona a tutti i suoi gesti e movimenti – producono nell’insieme la sensazione di profonda pace, serenità ed equilibrio che cattura il visitatore e le innumerevoli persone che mamma incontra, regalando a tutti la medicina di una calma interiore.. Nella vita di Santina che ha affrontato un dolore atroce non trovo traccia di ansia e di angoscia ed il segreto è il fatto che Lei ha accettato fino in fondo la volontà di Dio e vive in profonda unione con Lui. Il giorno 11 febbraio 2012 alle ore 16,27 da sola mamma si fa il segno della croce ed intuisco che sta pregando. Allora chiedo a Mamma: “Mamma stai pregando?” Mi risponde con un cenno del capo di sì. “Quale preghiera stai recitando?” Mi risponde sussurrando: “Padre Nostro!” Che donna incredibile, avvolta nel suo silenzio profondo prega e sceglie proprio la preghiera di Gesù che pone al centro l’espressione: “Sia fatta la tua volontà”. Una mattina dopo colazione rientro in camera e trovo mamma con le mani giunte, allora chiedo: “Stai pregando?” Mi risponde ancora di si. Il ritornello del salmo responsoriale della messa che è diventato la guida della nostra permanenza a Sharm ha davvero la sua verità: Tu sei mio rifugio, mi hai liberato dall’angoscia. Perché mia madre nel dolore e nella malattia non è angosciata ed io sì? Perché Lei è una donna di fede e io ancora non lo sono. Forse la strada per vincere queste angosce ricorrenti è una maggiore fiducia nella Provvidenza. Ancora una volta siamo davanti a una provocazione di fede che raccolgo e conservo nel mio cuore come un grande tesoro. - See more at: rocciadelmiocuore.it/blog/37mo-viaggio-di-santina-centomila-chilometri-egitto-mar-rosso-5-13-febbraio-2012/#sthash.qR7lgiMg.dpuf
Posted on: Tue, 16 Jul 2013 14:11:57 +0000

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