IL COMPARTO AGROALIMENTARE DEL COSIDDETTO SUD NON DEVE MORIRE - TopicsExpress



          

IL COMPARTO AGROALIMENTARE DEL COSIDDETTO SUD NON DEVE MORIRE ! RAPPORTO SVIMEZ 2013 Nel complesso il Sud mantiene la sua specificità agricola, con un’incidenza del settore primario circa doppia rispetto al Centro-Nord sia sul valore aggiunto totale (3,5% rispetto all’1,5% del Centro-Nord), sia sul fronte delle unità di lavoro (8,7% contro 3,7%). Resta inalterato il forte peso del Mezzogiorno nel settore: il 40% del valore aggiunto prodotto e il 46% degli occupati sul totale sono al Sud, dove gravitano 971mila aziende, il 60% del totale nazionale, su una SAU (superficie agricola utilizzata) pari al 47% del totale. Va però segnalato che dal 2006 al 2012 il valore aggiunto dell’agricoltura meridionale è crollato del 10% a fronte del calo del 2% nel Centro-Nord. l settore agricolo e l’industria alimentare incidono nel Mezzogiorno per quasi il 5% sul valore aggiunto complessivo, a fronte del 3,7% del Centro-Nord. I comparti della vitivinicoltura e dell’orticoltura meridionali offrono interessanti esempi di filiere organizzate e modelli produttivi di riferimento. (ali) «Le vendite sono crollate fino al 50 per cento in poche settimane — spiega per tutti Pasquale Pirolo — ci hanno definiti assassini, artefici dei tumori sui nostri territori, ad Acerra come in tutta la Campania. Ma non è così. I nostri prodotti finiscono dapprima sulle nostre tavole, e poi nelle grandi filiere, quindi sono supercontrollati, perché nessuno rischierebbe di perdere tutto, dallagricoltore al distributore
Posted on: Fri, 22 Nov 2013 09:25:38 +0000

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