LA BRONZISTICA I bronzetti, già diffusi in Sardegna nel IX secolo - TopicsExpress



          

LA BRONZISTICA I bronzetti, già diffusi in Sardegna nel IX secolo a.C., costituiscono uno degli elementi caratteristici e maggiormente visibili delle civiltà nuragica. Si tratta soprattutto di statuine di dimensioni variabili (fig. 25) da pochi cm ad un massimo di 39, che raffigurano uomini, donne, animali, imbarcazioni, nuraghi, esseri fantastici, oggetti e arredi. Venivano realizzati con la tecnica della “cera persa”: si modellava una statuina di cera che veniva poi racchiusa in uno stampo di argilla, forato al di sopra e al di sotto; il metallo fuso veniva fatto colare dal foro superiore e prendeva il posto della cera che, sciogliendosi al calore, defluiva dal foro inferiore. I bronzetti venivano considerati degli ex-voto: offerte che i devoti portavano al santuario per ottenere favori dalle divinità, infatti, spesso, il soggetto del bronzetto è proprio l’offerente stesso. Fra gli uomini è particolarmente numerosa la categoria dei militari, con equipaggiamento piuttosto variabile (figg. 26, 27). I capi comunque sono sempre abbastanza riconoscibili, sia per l’abbigliamento, sia per avere in mano il bastone del comando. Alcune figure rappresentanti esseri fantastici (fig. 28) potrebbero, in realtà, essere rappresentazioni di demoni o comunque di creature di natura divina. Gli animali costituiscono un soggetto molto comune nei bronzetti: oltre alle statuine ad essi espressamente dedicate, ricordiamo gli animali raffigurati in associazione con gli uomini o animali connessi con il mondo agricolo e domestico o animali selvatici (fig. 29); in un caso assolutamente singolare, su una navicella nuragica è presente una scimmia, animale ovviamente estraneo all’isola. Proprio le navicelle costituiscono uno dei soggetti più interessanti nel panorama della bronzistica nuragica: si tratta di modellini in miniatura prodotte in Sardegna sin dal VI sec. a.C., diffuse soprattutto in contesti etruschi (figg. 30, 31). La loro funzione doveva essere sicuramente quella di lucerne, mentre è stato oggetto di discussione il fatto che possano trattarsi di vere e proprie navi e quindi l’esistenza di una marineria nuragica dotata di almeno due tipi di imbarcazioni: una a fondo piatto per la navigazione delle acque interne, e una a chiglia convessa, sul modella di quelle fenicie.
Posted on: Sun, 08 Sep 2013 11:01:54 +0000

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