Lettera ad un amore abortito Caro amore, quando sei sorto in una - TopicsExpress



          

Lettera ad un amore abortito Caro amore, quando sei sorto in una sera fredda , non avrei mai immaginato ciò che sarebbe accaduto. Tu non eri forte ancora, ma stavi in piedi sulle tue gambe, uno scricciolo d’amore che tentava di farsi largo nella vita. Nella mia. Non volevo fino in fondo ma ti ho accolto tra le braccia come se fosse un atto dovuto a me stessa. Una occasione di lasciare al mio cuore la possibilità di un battito. Uno in piu’. Forse è vero che la diversità è una luce in una notte oscura. Forse dovrei odiarmi per questa diversità, però non ci riesco. Non riesco a vedere una sola ragione per sentirmi inadatta, inadeguata, superflua, uno scarto. Ha ragione mia madre, quando dice: " è una strada senza uscita, senza traguardo?" ; hai ragione tu che fuggi da ciò che non è mai accaduto? non saprei, le strade sono così tante e le ragioni dei gesti risultano inquietanti e stupidi per la maggior parte dei casi. Caro amore, quando ti ho sfiorato sapevo che ti avrei perso, è come un rischio che vale la pena di correre per un lampo di infinità. Probabilmente è un languore solitario,un brivido che cessa al mattino, dopo un pomeriggio d’amore, forse non è nemmeno questo. Chi può dirlo. Gli istanti sono soggetti incerti e noi degli ingenui equilibristi. La realtà sembra filtrata da una grande lente che mostra le immagini piccole piccole. Ti vedo così distante da me. Come se in fondo non fossi esistita. Questo lo devo a te, che sai come umiliare, castrare, gettare, calpestare. Me lo merito e dovrei anche ringraziarti. Risvegliarsi da un sogno, munirsi di un enorme specchio e guardare la propria immagine. E’ così distorta..così poco amabile. Però sono vera. Con tutte le mie contraddizioni, le mie perplessità, le malinconie, i sorrisi piu’ o meno necessari, gli sguardi obliqui. Da quando ti ho incontrata so per certo che tutto ha un suo sapore. Tu sai di amarezza. Ogni simbolo , ogni segno, ogni sillaba che forma la parola ha in te un retro-gusto che sa di paura. La paura non mi appartiene , non quanto vorrei. Ho imparato nel mio cammino che siamo soli. Che per quanto si possa amare qualcuno, la felicità è trovare in se stessi la ragione di essere al mondo condividendo questa consapevolezza con gli altri. Sai quando qualcuno dice: " mia madre è la mia vita, mia sorella o mio fratello è la ragione per cui sono al mondo" , sai come si chiama questo? NON-VITA. L’esistenza è un’esperienza intima, soggettiva, solitaria per certi aspetti e profonda, non ha in sè nessuna accezione di dovere o obbligo. Quando si vive si sceglie. Quando si sceglie ci si accartoccia su un’idea. Tu hai scelto, per te, per me, per chiunque. Tu scegli , a prescindere. Come se potessi farlo, come se fosse una formalità. Anzi lo è stata. Non discuto il contenuto di una scelta, d’altronde non avrebbe senso, quando si abbandona una strada per un’altra con tanta determinazione significa che ciò che abbiamo lasciato non era il meglio per noi, non era abbastanza. Non dico poco importante, ma non troppo. Caro amore, come ci si sente a rinunciare a se stessi? sicuramente apparirà come una provocazione, una vendetta scritta, invece no, non lo è. Mi esprimo in termini di curiosità.. come se fosse un caso sociale da analizzare e studiare, un caso pietoso antropologicamente interessante.. perchè è davvero un tormento dovere essere sempre e solo se stessi.. credi che nascondendo la tua parentesi , la tua non necessaria parentesi, tornerai ad essere ciò che eri? siamo soggetti cangianti, tutto ci cambia, ci influenza, nulla sarà come prima. Nulla. Ingannerai te stesso chissà per quanto tempo, poi chi può dirlo, incontrerai qualcuno piu’ furbo e piu’ adatto che ti condurrà sulla medesima strada. La vita è un cerchio. Ricordalo. Quando una donna abortisce , spesso, pensa a quel gesto per sempre. E’ una ferita dell’anima. Una cicatrice infetta per sempre. Ci si chiede ogni giorno: " che volto avrebbe avuto se fosse nato? sarebbe cresciuto bene e forte? sarebbe stato felice e lo avrei reso felice?" E’ la stessa cosa per l’amore. Esistono amori abortiti, amori che rimangono nell’anima in germi, che si schiacciano con due dita, come insetti molesti. Tu lo hai fatto. Forse non penserai mai al volto di questo amore, forse non sarebbe nemmeno nato. Forse. Non lo saprai mai, non lo saprò mai. E’ questo che rende tutto piu’ squallido. Imperdonabile. Davvero mi sforzo per poter trovare un senso a mille gesti e parole. Non ci riesco. Nessuna giustificazione potrebbe di colpo cancellare la brutalità di un messaggio, l’insensibilità di poche parole in ordine sparso, come se fosse tutto semplice e giustificato. Non lo so. Mi pare tutto così assurdo e improponibile. Caro amore, non esisti piu’. Eri un germoglio e ora hai deciso di tornare nella terra. Implodere. Hai fatto , in un certo senso, la cosa piu’ giusta. Piu’ adeguata. Ora sei così rassicurante nei tuoi vestiti, così perfettamente a tuo agio con ciò che è altro da me, così te stesso, vero? è una menzogna sociale. Mentiti. Menti a chi piu’ ti piace. E’ così che si avvizzisce, giorno dopo giorno. Per non aver avuto il coraggio di vivere. Non ci sono altre parole Per poter seppellire un amore abortito.
Posted on: Mon, 23 Sep 2013 22:23:52 +0000

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