Michela scrive: Essere parte di Tribulandia è stata per me, - TopicsExpress



          

Michela scrive: Essere parte di Tribulandia è stata per me, educatrice alle prime armi, un’incredibile occasione di crescita non solo professionale, ma soprattutto personale. Mi sento ancora così piena di emozioni, di pensieri, di gioia che faccio fatica a maturare una riflessione coerente rispetto a questa esperienza. Il messaggio che però, a botta calda, voglio portare al di fuori della nostra Tribù, è che ciò che abbiamo vissuto ha dimostrato che una Pedagogia Speciale nuova, che trascenda le tradizionali logiche assistenzialistiche e di esclusiva “presa in carico” (dove chi ho di fronte è solo un “caso” per il quale devo stilare un progetto) può davvero essere pensata e vissuta. Spesso è avvilente trovarsi in contesti in cui, per la mancanza di fondi, ma secondo me soprattutto per la mancanza di attenzione, la cura diviene un “servizio” appaltato al miglior offerente e la persona diviene un “utente”, portando l’educazione a perdere quella caratteristica che la dovrebbe rendere tale: la reciprocità. Il progetto “E…state tutti insieme” è stata la realizzazione di un sogno, in cui per primi hanno creduto i genitori e successivamente chiunque lo abbia toccato con mano, che ci fa presente che l’incontro, anche in educazione, è sempre uno scambio tra persone diverse, costruito quotidianamente attraverso la cura reciproca e il rispetto dell’altro. Non più una Pedagogia Speciale pensata in modo tecnico e sterile da un esperto come esclusiva per chi è definito disabile, , ma una Pedagogia che ci riguarda tutti, e che è Speciale perché ognuno di noi lo è, con i suoi limiti e i suoi punti di forza, ma sicuramente con dentro quella spinta universale che ci rende umani: il desiderio di incontrare l’altro. Senza perdermi in discorsi lunghi, che sicuramente avremo modo di affrontare nei prossimi tempi insieme, voglio esprimere un grazie sincero e pulito da qualsiasi buonismo e autoreferenzialità a tutti: a chi c’era ogni giorno e a chi c’è stato prima, credendo e fidandosi profondamente delle persone che hanno partecipato al progetto. Questa esperienza ha fatto emergere con chiarezza e forza cosa vogliamo costruire, come vogliamo relazionarci, che tipo di mondo desideriamo abitare. Non ci resta che vivere, ogni giorno, stimolando e tendendo accesa questa consapevolezza, senza perdere di vista le difficoltà di chi è più fragile ma senza smettere di sognare e ANDARE OLTRE (oltre una diagnosi, oltre un confine, oltre un sistema che spesso isola.) e riuscendo a vedere possibile ciò che fino a poco prima veniva chiamato impossibile. Grazie di cuore a tutti Michela Le parole di Michela ci convincono sempre più che questa è la strada da percorrere per crescere con i nostri figli... Grazie Michi, grazie a tutti voi educatori per esservi messi in gioco con passione, senza risparmio. :-)
Posted on: Sun, 25 Aug 2013 20:20:50 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015