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Napoleone Bonaparte Da Wikipedia, lenciclopedia libera. bussola Disambiguazione – Napoleone rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Napoleone (disambigua). Se riscontri problemi nella visualizzazione dei caratteri, clicca qui. Napoleone I Napoleone I Napoleone attraversa le Alpi, dipinto di Jacques-Louis David. Imperatore dei Francesi Stemma In carica 18 maggio 1804 — 14 aprile 1814 20 marzo 1815 — 22 giugno 1815 Incoronazione 2 dicembre 1804, Cattedrale di Notre-Dame Erede Napoleone II Successore Napoleone II (de iure) Luigi XVIII (come Re di Francia) Re dItalia In carica 17 marzo 1805 - 11 aprile 1814 Incoronazione 26 maggio 1805, Duomo di Milano Altri titoli Presidente della Repubblica Italiana Mediatore della Repubblica Elvetica Protettore della Confederazione del Reno Principe di Andorra Nascita Ajaccio, 15 agosto 1769 Morte SantElena, 5 maggio 1821 Luogo di sepoltura Hôtel des Invalides, Parigi Casa reale Bonaparte Padre Carlo Maria Buonaparte Madre Maria Letizia Ramolino Coniugi Giuseppina di Beauharnais (1796-1810) Maria Luisa dAsburgo-Lorena (1810-1821) Figli Napoleone II Alcuni figli illegittimi (almeno due) Firma Firma Napoleón Bonaparte.svg Napoleone Bonaparte (Ajaccio, 15 agosto 1769[1] – Isola di SantElena, 5 maggio 1821) è stato un politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese. Ufficiale dartiglieria e quindi generale durante la rivoluzione francese, divenne famoso come principale generale della Francia rivoluzionaria grazie alle vittorie ottenute nel corso della prima campagna dItalia. Dopo il colpo di Stato del 18 brumaio (8 novembre 1799) assunse il potere in Francia: fu Primo Console dal novembre di quellanno al 18 maggio 1804, e Imperatore dei francesi, con il nome di Napoleone I (Napoléon Ier) dal 2 dicembre 1804 al 14 aprile 1814 e nuovamente dal 20 marzo al 22 giugno 1815. Fu anche presidente della Repubblica Italiana dal 1802 al 1805, re dItalia dal 1805 al 1814, «mediatore» della Repubblica Elvetica dal 1803 al 1813, e «protettore» della Confederazione del Reno dal 1806 al 1813. Grande uomo di guerra, protagonista di oltre venti anni di campagne in Europa, Napoleone è stato considerato il più grande stratega della storia dallo storico militare Basil Liddell Hart.[2] Grazie al suo sistema di alleanze e a una serie di brillanti vittorie contro le potenze europee, conquistò e governò larga parte dellEuropa continentale, esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a controllare numerosi Regni tramite persone a lui fedeli (Giuseppe Bonaparte in Spagna, Gioacchino Murat nel Regno di Napoli, Girolamo Bonaparte in Vestfalia e Luigi Bonaparte in Olanda). La sua riforma del sistema giuridico (confluita nel Codice Napoleonico), introdusse chiarezza e semplicità delle norme e pose le basi per la moderna giurisdizione civile. La disastrosa campagna di Russia (1812), segnò il tramonto del suo dominio sullEuropa. Sconfitto nella battaglia di Lipsia dagli alleati europei nellottobre del 1813, Napoleone abdicò il 14 aprile 1814, e fu esiliato nellisola dElba. Nel marzo del 1815, abbandonata furtivamente lisola, sbarcò a Golfe Juan, vicino ad Antibes e rientrò a Parigi senza incontrare opposizione, riconquistando il potere per il periodo detto dei Cento giorni, finché non venne definitivamente sconfitto dalla settima coalizione nella battaglia di Waterloo, il 18 giugno 1815. Trascorse gli ultimi anni di vita in esilio allisola di SantElena, sotto il controllo dei britannici. Dopo la sua caduta il congresso di Vienna ristabilì in Europa i vecchi regni pre-napoleonici (Restaurazione). Fu il primo regnante della dinastia dei Bonaparte. Sposò Giuseppina di Beauharnais nel 1796, e in seconde nozze larciduchessa Maria Luisa dAustria, l11 marzo 1810, dalla quale ebbe lunico figlio legittimo, Napoleone Francesco, detto il re di Roma (1811-1832). La sua figura ha ispirato artisti, letterati, musicisti, politici e storici, dallOttocento ai giorni nostri. Indice [nascondi] 1 La nascita 2 Infanzia 3 Carriera nellesercito 4 La campagna dItalia 5 La campagna dEgitto e di Siria 6 Il 18 brumaio e il Consolato 6.1 Il Consolato 6.2 Il Codice napoleonico 6.3 Le opposizioni realista e giacobina 7 La pacificazione dellEuropa 8 Imperatore dei Francesi e Re dItalia 9 La conquista dellEuropa 9.1 Da Ulma a Tilsit 9.2 Il blocco continentale e la guerra nella penisola iberica 9.3 La nuova Europa di Napoleone 10 La campagna di Russia 11 La sconfitta di Lipsia, labdicazione e lesilio allElba 12 I Cento giorni 13 Lesilio a SantElena e la morte 13.1 Teorie alternative sulla morte di Napoleone 13.2 Il secondo funerale a Parigi 13.3 La tomba monumentale 14 La strategia di Napoleone 15 I figli 16 Ascendenza 17 Onorificenze 17.1 Onorificenze francesi 17.2 Onorificenze straniere 18 Media 18.1 Letteratura 18.2 Film 19 Note 20 Bibliografia 21 Voci correlate 22 Altri progetti 23 Collegamenti esterni La nascita[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Cronologia dellepoca napoleonica, Età napoleonica e Bonaparte (famiglia). Napoleone Bonaparte Il generale Napoleone Bonaparte, comandante dellArmata dItalia. Il generale Napoleone Bonaparte, comandante dellArmata dItalia. 15 agosto 1769 - 5 maggio 1821 Soprannome il piccolo caporale, il rapato Nato a Ajaccio Morto a SantElena Cause della morte malattia Dati militari Nazione servita Francia Prima Repubblica francese Francia Primo Impero francese Specialità Artiglieria Unità Armata dItalia Armata dOriente Armata dInghilterra Grande Armata Armata del Nord Guerre Guerre rivoluzionarie francesi Guerre napoleoniche Battaglie Battaglia di Montenotte Battaglia di Lodi Battaglia di Castiglione Battaglia del Ponte di Arcole Battaglia di Rivoli Battaglia delle piramidi Battaglia di Marengo Battaglia di Ulma Battaglia di Austerlitz Battaglia di Jena Battaglia di Eylau Battaglia di Friedland Battaglia di Eckmühl Battaglia di Wagram Battaglia di Smolensk Battaglia di Borodino Battaglia di Dresda Battaglia di Lipsia Battaglia di Waterloo Nemici storici Jean-Pierre de Beaulieu Dagobert von Wurmser Joseph Alvinczy Michael von Melas Horatio Nelson Karl Mack Michail Kutuzov principe di Hohenlohe Levin von Bennigsen arciduca Carlo Michail Barclay de Tolly Gebhard von Blücher principe Schwarzenberg duca di Wellington Fonti citate nel corpo del testo voci di militari presenti su Wikipedia Napoleone Bonaparte nacque ad Ajaccio, in Corsica, poco più di un anno dopo la stipula del Trattato di Versailles del 1768, con il quale la Repubblica di Genova lasciava mano libera alla Francia nellisola, che fu così invasa dalle armate di Luigi XV e annessa al patrimonio personale del Re.[3] La famiglia Bonaparte apparteneva alla piccola borghesia còrsa[4] e aveva lontane origini nobili toscane (sembra accertato che gli antenati fossero immigrati in Corsica da Sarzana nel XVI secolo, al servizio di Genova).[5] Il padre di Napoleone, Carlo Maria Buonaparte (Napoleone cambiò il cognome in Bonaparte dopo la morte del padre, pochi giorni prima di sposare Giuseppina e partire per la campagna dItalia, per renderlo più adatto alla lingua francese),[6] avvocato, laureatosi allUniversità di Pisa, aveva effettuato ricerche araldiche per ottenere presso i lontani parenti di San Miniato una patente di nobiltà che gli conferisse prestigio in Patria e gli permettesse di meglio provvedere allistruzione dei figli. In realtà già nel suo atto di battesimo, redatto ad Ajaccio in lingua italiana, viene attestata la nobiltà della famiglia e si riporta il cognome Bonaparte,[7] prova che esso non era definitivamente fissato nella forma Buonaparte, mentre nei successivi atti, in italiano, relativi a Paola e a Luigi Napoleone il cognome, ancora nella forma Bonaparte, è preceduto dalla particella de. Carlo Maria Bonaparte morì prematuramente a causa di un tumore dello stomaco, il 24 febbraio 1785, a Montpellier. La madre era Maria Letizia Ramolino, discendente da nobili toscani e lombardi; al momento del matrimonio, il 2 giugno 1764, aveva 14 anni, mentre il marito ne aveva 18.[8] La coppia ebbe 13 figli, di cui solo otto sopravvissero: oltre Napoleone anche i fratelli Giuseppe, Luciano, Luigi e Girolamo; le sorelle Elisa, Paolina e Carolina. Lo stesso Napoleone disdegnò in più occasioni tali ascendenze illustri affermando che voleva essere fondatore e non discendente di tale nobiltà.[9] I due genitori combatterono nella guerra fra i corsi e i francesi e Maria combatté anche quando era incinta di Napoleone, suo secondo figlio. Il 15 agosto 1769[10] durante la festa dellassunzione si recò alla cattedrale di Ajaccio, al suo ritorno a casa, intorno a mezzogiorno[11] si accasciò dando la luce a Napoleone. Venne battezzato due anni dopo, nel 21 luglio 1771.[12] Infanzia[modifica | modifica sorgente] A 5 anni venne iscritto in un asilo dinfanzia, studiò con labate Recco[13] per quattro anni, nei quali ricevette educazione anche dallo zio, larcidiacono Luciano. Fu grazie al titolo nobiliare ottenuto in Toscana che Carlo poté iscriversi al Libro della nobiltà di Corsica, istituito dai francesi per consolidare la conquista dellisola,[14] e solo grazie a tale iscrizione, alletà di appena nove anni, il giovane Napoleone fu ammesso il 23 aprile 1779[15], sempre per iniziativa del padre, alla Scuola reale di Brienne-le-Château, nel nord della Francia, dove rimase fino al 17 ottobre 1784. Alcuni storici, erroneamente, ritengono fino al 30 ottobre dello stesso anno.[16] Per migliorare il suo francese e prepararsi alla scuola, prima frequentò per quattro mesi il collegio di Autun, i suoi studi furono finanziati grazie ad una borsa di studio di duemila franchi. Napoleone inizialmente non si considerava francese e si sentiva a disagio in un ambiente dove i suoi compagni di corso erano in massima parte provenienti dalle file dellalta aristocrazia transalpina, e lo prendevano crudelmente in giro motteggiando il suo nome come la paille au nez = la paglia per il naso (laccusa di essere straniero lavrebbe perseguitato per tutta la vita).[17][18] Qui strinse amicizia con Louis-Antoine Fauvelet de Bourrienne, suo futuro biografo, e nel frattempo il giovane Napoleone si dedicò con costanza agli studi, riuscendo particolarmente bene in matematica.[19] Seguì le idee ateiste del collegio, e lui stesso narrò che ad 11 anni la sua fede vacillò.[20] Carriera nellesercito[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Assedio di Tolone (1793). Dopo il giudizio positivo del cavaliere di Kéralio[21] Il 22 settembre 1784 il suo successore, lispettore militare Reynaud des Monts gli concesse lammissione alla Regia Scuola Militare di Parigi, fondata da Luigi XV su consiglio di Madame de Pompadour, dove giunse nella sera del successivo 21 ottobre, partito giorni prima il 17.[22] Nel 1785 tentò di passare in Marina, ma in seguito allannullamento degli esami dammissione di quellanno, passò in artiglieria, desideroso di abbandonare gli studi al più presto e dedicarsi alla carriera militare.[23] Alloggiava in una mansarda. Fra i suoi insegnanti figurava Gaspard Monge, creatore della geometria descrittiva. Ottenne quindi la nomina a sottoluogotenente a soli 16 anni[24] e fu distaccato, il 1º settembre 1785, presso un reggimento dartiglieria di stanza a La Fère, come sottoluogotenente, per assumere la luogotenenza, pochi mesi dopo, presso un reggimento di stanza a Valence, nel sud-est della Francia.[25] In quei tempi si innamorò prima di Caroline, figlia di Anna du Colombier[26] ed in seguito di Luoise-Marie-Adelaide de Saint-Germain, in entrambi i casi venne rifiutato. La sua prima relazione fu con una prostituta[27] Nel 1787 tornò a Parigi, poi viaggiò in Corsica e infine raggiunse il reggimento ad Auxonne. Napoleone a 23 anni, tenente colonnello della Guardia Nazionale. Frattanto il giovane Napoleone continuava a detestare segretamente la Francia ed i francesi ed a coltivare la causa dellindipendenza della Corsica, come testimoniato significativamente da un suo scritto del 1787:[28] « Francesi, non paghi di averci portato via tutto ciò che ci era caro, avete anche corrotto i nostri costumi. La situazione attuale della mia patria, e limpossibilità di mutarla, sono dunque un nuovo motivo per fuggire una terra in cui sono obbligato per dovere, a lodare uomini che per virtù dovrei invece odiare. Quando arriverò nella mia terra, che atteggiamento adottare, che linguaggio tenere? Quando la patria non è più, un buon patriota deve morire. » (Napoleone Bonaparte, 1787) Il capitano Bonaparte allassedio di Tolone. Allo scoppio della rivoluzione nel 1789, Napoleone, ventenne e ormai ufficiale[29] del re Luigi XVI, riuscì ad ottenere una lunga licenza grazie alla quale poté riparare al sicuro in Corsica. Qui giunto si unì al movimento rivoluzionario dellisola assumendo il grado di tenente colonnello della Guardia Nazionale. Nel 1791 si innamorò di Manesca Pillet ma venne rifiutato, e dopo essere stato per alcuni mesi a Auxonne il 1 giugno venne inviato nel 4º reggimento dartiglieria a Valence[30] con il grado di primo luogotenente. Nel gennaio del 1792 si candida come tenente colonnello e venne eletto, con alcuni dubbi,[31] il 28 marzo,[32] in seguito verrà momentaneamente retrocesso al rango di capitano. Per i suoi continui viaggi in Corsica, superando il tempo concessogli per la licenza militare, rischiò di essere considerato disertore,[33] preoccupato ritornò a Parigi nello stesso anno. Il generale Bonaparte nel periodo della prima campagna dItalia. Nel frattempo in Corsica infuriava la guerra civile scoppiata appunto nel 1793. Già dal 1792 gli eccessi rivoluzionari e linstaurazione del Terrore avevano spinto leroe nazionale dellindipendenza corsa, Pasquale Paoli (che era rientrato trionfalmente nel suo Paese nel 1790, dopo il lungo esilio impostogli dai Re di Francia), a prendere le distanze da Parigi e a riprendere la lotta per lindipendenza della Corsica. Accusato di tradimento e inseguito da un mandato di arresto emesso dalla Convenzione nazionale il 2 aprile 1792, Paoli ruppe gli indugi il 17 aprile, appellandosi direttamente a tutta la popolazione còrsa affinché difendesse la propria patria e i propri diritti. La famiglia Buonaparte, che pure aveva sostenuto Paoli al tempo della rivolta contro Genova e poi contro le Armate di Luigi XV (il padre Carlo e forse anche la madre parteciparono accanto a Paoli alla battaglia di Ponte Nuovo contro i francesi), scelse però la causa francese. Nel febbraio 1793 comanda i 350 uomini dell11º battaglione verso lisola della Maddalena, il 22 febbraio sbarca a Santo Stefano, lattaccò non riuscì in quanto mancò lappoggio previsto della corvetta Fauvette.[34] Napoleone fuggì rapidamente ad Ajaccio e di lì riparò con lintera famiglia, accusata di tradimento, a Tolone. Il 12 settembre 1793[35] giunse al quartiere generale di Cartaux. In sei settimane riorganizzò le forze per lassedio alla città, preparò 100 pezzi di grosso calibro e raccolse vari ufficiali competenti. Con lappoggio di Gasparin, uno dei tre commissari a Tolone, riuscì ad avere il controllo dellartiglieria dassedio, intanto divenne capo di battaglione, il 19 ottobre.[36] A Cartaux successe Doppet e poi il capace generale Jacques François Dugommier, conobbe Andoche Junot che poi farà governatore di Parigi, il 1 dicembre viene nominato dal generale Dugommier aiutante generale. Riuscì a conquistare il forte dellEguillette, chiamato la piccola Gibilterra, e dopo gli altri forti nel dicembre 1793, liberò il porto di Tolone dai monarchici e dalle truppe inglesi che li appoggiavano; fu il suo primo clamoroso e avventuroso successo militare, che gli valse la nomina a generale di brigata il 22 dicembre[37] e lattenzione del futuro membro del Direttorio Paul Barras, che lo aiuterà poi nella successiva scalata al potere. La sua amicizia con Augustin Robespierre, fratello di Maximilien, prima lo liberò dagli arresti in casa costretto nel 1794[38] poi lo fece cadere in disgrazia allindomani del 9 termidoro e la conseguente fine del Terrore. Venne arrestato con le accuse di spionaggio e poi liberato.[39] Le sue avventure galanti lo portano a sedurre Louise Gauthier, moglie di un deputato e a fidanzarsi, il 21 aprile 1795 con Désirée Clary.[40] Tuttavia la fortuna gli arrise quando il 13 vendemmiaio (5 ottobre 1795) Barras lo nominò, allimprovviso, comandante della piazza di Parigi, con lincarico di salvare la Convenzione nazionale dalla minaccia dei monarchici (realisti). Con laiuto di Gioacchino Murat al comando della cavalleria, Napoleone colpì spietatamente i rivoltosi scongiurando un nuovo colpo di Stato. In seguito al brillante successo, Barras lo nominò generale del Corpo darmata dellInterno.[41] La campagna dItalia[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Prima coalizione e Campagna dItalia (1796-1797). Napoleone alla battaglia del Ponte di Arcole. Il 9 marzo 1796 Napoleone sposò Giuseppina Tascher de La Pagerie,[42] vedova Beauharnais, già moglie di un ufficiale ghigliottinato dopo la rivoluzione.[43] Dopo soli due giorni partì per Nizza per assumere il comando dei 38.000 uomini mal equipaggiati dellArmata dItalia. Il generale, giunto al quartier generale il 27 marzo, diede il via ad una operazione militare che, nei piani del Direttorio, doveva essere semplicemente di «diversione», poiché lattacco allAustria sarebbe dovuto avvenire lungo due direttrici sul Reno.[43] Piccolo di statura, molto magro, il viso scavato, lo sguardo freddo dei grandi occhi grigioazzurro, i capelli lunghi sulle spalle e il volto sulfureo[44][45], il generale, cupo e spigoloso, descritto come un un matematico o un visionario[46], impose la sua autorità, dimostrò la sua risolutezza, impressionò i suoi generali subordinati e predispose la rapida attuazione dei suoi ambiziosi piani di guerra. Il 12 aprile 1796 iniziava la prima campagna dItalia che avrebbe portato alla luce il genio militare e politico del generale Bonaparte il quale, nonostante linferiorità numerica e logistica, riuscì a sconfiggere ripetutamente le forze austriache e piemontesi. Questi successi affascinarono anche il grande compositore Ludwig van Beethoven, che inizialmente dedicò al giovane generale repubblicano la sinfonia n. 3, lEroica, ma successivamente stracciò la dedica, indignato dal fatto che Napoleone si fosse proclamato imperatore.[47][48] Dopo essere riuscito a sollevare il morale e lo spirito combattivo delle sue truppe, Napoleone manovrò con rapidità per disgregare e sconfiggere separatamente i due eserciti avversari; il giovane generale impiegò per la prima volta la cosiddetta strategia della posizione centrale e la campagna di Montenotte fu caratterizzata dalle continue vittorie dellArmata dItalia. Le forze austriache e piemontesi vennero battute successivamente a Cairo Montenotte, Dego, Millesimo, Cosseria; il 19 aprile 1796 sconfisse i piemontesi nella Battaglia di Mondovì, chiamata anche Battaglia della Bicocca di San Giacomo o Presa di San Michele.[49] Con larmistizio di Cherasco, Napoleone costrinse Vittorio Amedeo III di Savoia a pesanti concessioni, ratificate con la Pace di Parigi (15 maggio), che assegnava alla Francia sia la Savoia che la contea di Nizza. Il 10 maggio 1796 sbaragliò lultima difesa austriaca nella battaglia di Lodi e il 14 maggio dello stesso anno entrò a Milano.[43] « Vedevo il mondo sprofondare sotto di me come se fossi sollevato in aria.[50] » (Napoleone in occasione delle vittorie in Italia.) Il 16 maggio, venne insediata a Milano lAmministrazione Generale della Lombardia, entità politico-militare della quale facevano parte sia francesi (provenienti dalle file dellArmata dItalia) sia esponenti illuministi filo-francesi del capoluogo lombardo, come Pietro e Alessandro Verri, Gian Galeazzo Serbelloni e Francesco Melzi dEril.[51] Napoleone dirige lArmata dItalia alla battaglia di Castiglione in un dipinto di Victor Adam. Costretto il Piemonte allarmistizio ed occupata Milano, Napoleone ricevette dal Direttorio i pieni poteri sullArmata dItalia e si preparò al compito più difficile: sconfiggere lesercito austriaco. Mentre le truppe francesi assediavano la fortezza di Mantova, gli austriaci sferrarono una controffensiva che inizialmente mise in difficoltà il generale. Dopo una serie di scontri parziali, gli eserciti francese e austriaco si fronteggiarono, il 5 agosto, nella Battaglia di Castiglione. Fu, quella di Castiglione delle Stiviere, la prima grande battaglia campale diretta da Napoleone, il quale dimostrò il suo genio tattico ribaltando a proprio favore una situazione che pareva compromessa e conquistando una delle più importanti vittorie della sua carriera militare. Sebbene non definitiva, la sconfitta fu pesante per lesercito austriaco che, riorganizzato e rinforzato da nuovi reparti, venne in seguito battuto a Bassano, Arcole e, infine, a Rivoli, prima battaglia dannientamento della carriera di Napoleone.[52][53] Il generale Bonaparte conclude i preliminari di pace di Leoben il 18 aprile 1797. Nellottobre del 1796, si costituì la Legione Lombarda, prima forza armata composta da italiani ad adottare quale bandiera di guerra il Tricolore (verde, bianco e rosso). Contemporaneamente le ex-legazioni pontificie si costituirono in Repubblica Cispadana e adottarono (7 gennaio 1797) il tricolore quale bandiera nazionale. Il 29 giugno 1797 venne proclamata la Repubblica Cisalpina con capitale Milano; la stessa il successivo 9 luglio incorporò la Repubblica Transpadana. Con il diretto intento di danneggiare il pontefice fu proclamata il 19 novembre 1797 la Repubblica Anconitana con capitale Ancona che fu poi unita alla Repubblica Romana: il tutto ebbe però breve durata, poiché nel 1800 lo Stato Pontificio fu ripristinato.[54][55]. Le forze austriache, comandate dallarciduca Carlo dAustria, intimorite dalla rapida marcia di Napoleone verso Vienna, dovettero accettare una tregua, che si concretizzò nel trattato di Campoformio, il 17 ottobre 1797. Oltre allindipendenza delle nuove repubbliche formatesi, la Francia acquisiva i Paesi Bassi e la riva sinistra del Reno, gli austriaci inglobavano i territori della Repubblica di Venezia. Terminava così, con una secca sconfitta dellAustria, la campagna dItalia.[56] Nel corso della campagna dItalia, Napoleone manifestò la sua brillante capacità strategica, in grado di assimilare le nuove teorie innovative dei pensatori militari francesi e applicarle magistralmente sul campo. Ufficiale di artiglieria per formazione, utilizzò i mezzi dartiglieria in modo innovativo come supporto mobile agli attacchi della fanteria. Dipinti contemporanei del suo Quartier generale mostrano che in queste battaglie utilizzò, primo al mondo in un teatro di guerra, un sistema di telecomunicazioni basato su linee di segnalazione realizzate col telegrafo ottico di Chappe, appena perfezionato nel 1792.[57] La campagna dEgitto e di Siria[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Campagna dEgitto. Napoleone alla battaglia delle piramidi. Nel 1798 il Direttorio, preoccupato per leccessiva popolarità e per il notevole prestigio di Bonaparte, gli affidò lincarico di occupare lEgitto per contrastare laccesso inglese allIndia e quindi per danneggiarla economicamente.[58][59]. Un indizio della devozione di Napoleone ai principi dellIlluminismo fu la sua decisione di affiancare gli studiosi alla sua spedizione: la spedizione dEgitto ebbe il merito di far riscoprire, dopo centinaia di anni, la grandezza di quella terra, e fu proprio lopera di Napoleone a far nascere la moderna egittologia, soprattutto grazie alla scoperta della Stele di Rosetta da parte dei soldati al seguito della spedizione.[60][61] Napoleone aveva da anni accarezzato lidea di una campagna in oriente, sognando di seguire le orme di Alessandro Magno ed essendo dellidea che «LEuropa è una tana di talpe. Tutte le grandi personalità vengono dallOriente».[62] La spedizione iniziò il 19 maggio, quando Napoleone salpò da Tolone a capo di oltre 60 navi da guerra, 280 navi da trasporto, 16.000 marinai e 38.000 soldati.[58] Dopo unimportante vittoria nella battaglia delle piramidi, Napoleone schiacciò i mamelucchi di Murad Bey ed entrando al Cairo divenne padrone dellEgitto. Pochi giorni dopo, il 1º agosto 1798, la flotta di Napoleone in Egitto fu completamente distrutta dallammiraglio Horatio Nelson, nella baia di Abukir, cosicché Napoleone rimase bloccato a terra.[58] Dopo una ricognizione sul Mar Rosso, decise di recarsi in Siria, col pretesto di inseguire il governatore di Acri Aḥmad al-Jazzār Pascià che aveva tentato di attaccarlo. Giunto però il 19 marzo 1799 dinanzi a San Giovanni dAcri, lantica fortezza dei crociati in Terra Santa, Napoleone perse più di due mesi in un inutile assedio e la campagna di Siria si concluse con un fallimento.[58] Ritornato ad Il Cairo, Napoleone sconfisse il 25 luglio 1799 un esercito di oltre diecimila ottomani guidati da Mustafa Pascià ad Aboukir, proprio dove lanno prima era stato privato di tutta la sua flotta. Preoccupato tuttavia delle terribili notizie che giungevano dalla Francia (lesercito in ripiegamento su tutti i fronti, il Direttorio ormai privo di potere) e consapevole che la campagna dEgitto non aveva conseguito i fini sperati, Napoleone, lasciato il comando al generale Kléber, simbarcò in gran segreto il 22 agosto sulla fregata Muiron (preda bellica ex veneziana)[63] alla volta della Francia.[64] Il 18 brumaio e il Consolato[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Colpo di Stato del 18 brumaio. Il generale Bonaparte al Consiglio del Cinquecento. Il 9 ottobre 1799 Bonaparte sbarcò a Fréjus e la sua corsa verso Parigi fu accompagnata dallentusiasmo dellintera Francia, certa che il generale fosse tornato in patria per assumere il controllo della situazione ormai ingestibile e, in effetti, era questa la sua intenzione. Giunto a Parigi, egli riunì i cospiratori decisi a rovesciare il Direttorio.[65] Dalla sua si schierarono il fratello maggiore Giuseppe e soprattutto il fratello Luciano, allora presidente del Consiglio dei Cinquecento, che con il Consiglio degli Anziani costituiva il potere legislativo della repubblica. Dalla sua Napoleone riuscì ad avere il membro del Direttorio Roger Ducos e soprattutto Emmanuel Joseph Sieyès, il celebre autore dellopuscolo Che cosa è il Terzo Stato? e ideologo di punta della borghesia rivoluzionaria. Inoltre, dalla sua si schierò lastutissimo ministro degli esteri Talleyrand e il ministro della polizia Joseph Fouché. Paul Barras, il membro più influente del Direttorio dopo Sieyès, conscio delle capacità di Napoleone, accettò di farsi da parte.[66] Fatta trapelare la falsa notizia di un complotto realista per rovesciare la repubblica, Napoleone riuscì a far votare al Consiglio degli Anziani e al Consiglio dei Cinquecento una risoluzione che trasferisse le due Camere il 18 brumaio (9 novembre) fuori Parigi, a Saint-Cloud; Napoleone fu nominato comandante in capo di tutte le forze armate. Ciò fu fatto per evitare che durante il colpo di Stato qualche deputato potesse sollevare i cittadini parigini per difendere la Repubblica dal tentativo di Napoleone.[67] Lintenzione di Napoleone era quella di portare le due Camere a votare autonomamente il loro scioglimento e la cessione dei poteri nelle sue mani.[68] Non fu così: il Consiglio degli Anziani rimase freddo al discorso pasticciato di Napoleone per far pressione su di esso, mentre quando Napoleone entrò nella sala del Consiglio dei Cinquecento i deputati gli si lanciarono contro chiedendo di votare per rendere Bonaparte fuorilegge (cosa che voleva significare larresto e la ghigliottina).[69][70] Nel momento in cui sembrava che il colpo di Stato fosse prossimo alla catastrofe, a soccorrere Napoleone giunse il fratello Luciano, che nelle vesti di presidente dei Cinquecento uscì dalla sala e arringò le truppe schierate allesterno, ordinando che disperdessero i deputati contrari al fratello. Memorabile il momento in cui puntò la sua spada al collo di Napoleone e dichiarò: «Non esiterei un attimo a uccidere mio fratello se sapessi che costui stesse attentando alla libertà della Francia».[71] Le truppe, in gran parte veterani delle campagne di Napoleone, al comando del cognato di questultimo, il generale Charles Victoire Emmanuel Leclerc e del futuro cognato Gioacchino Murat, entrarono con le baionette innestate e dispersero i deputati. In serata, le Camere venivano sciolte e fu votato il decreto che assegnava i pieni poteri a tre consoli: Roger Ducos, Sieyès e Napoleone.[72] Il Consolato[modifica | modifica sorgente] Nominati consoli provvisori, i tre nuovi padroni della Francia redassero insieme a due commissioni apposite una nuova costituzione, la costituzione dellanno VIII che, ratificata con un plebiscito popolare, legittimava il colpo di Stato. Levoluzione della rivoluzione si stava ormai riportando verso forme di governo più aristocratico, dimostrandosi non praticabili molte delle teorie rivoluzionarie emerse nella rivoluzione.[73] Nel pensiero politico di Sieyès, il Consolato avrebbe dovuto essere un governo dei notabili, che assicurasse la democrazia attraverso un complesso equilibrio di poteri. Questo progetto fu mandato allaria da Napoleone il quale, pur in teoria detentore del solo potere esecutivo, aveva in realtà facile gioco nello scavalcare quello legislativo frammentato in ben quattro Camere. Fattosi nominare Primo Console, ossia concretamente superiore a qualsiasi altro potere dello Stato, Napoleone ricostruiva la Francia con una struttura amministrativa fortemente accentratrice ma così perfetta che è rimasta tale fino a oggi: la Francia veniva frazionata in dipartimenti, distretti e comuni, rispettivamente amministrati da prefetti, sottoprefetti e sindaci. Le casse dello Stato venivano risanate dalle conquiste di guerra e dalla fondazione della Banca di Francia, nonché dallintroduzione del franco dargento che poneva fine allera degli assegnati e dellinflazione. La lunga lotta contro il Cattolicesimo si concludeva con il Concordato del 1801, ratificato da papa Pio VII, che stabiliva il Cattolicesimo «religione della maggioranza dei francesi» (benché non religione di Stato), ma non riconsegnava al clero i beni espropriati durante la rivoluzione.[74] Nel campo dellistruzione, Napoleone istituì i licei e i politecnici, per formare una classe dirigente preparata e indottrinata, ma tralasciò listruzione elementare, essendo dellidea che il popolo dovesse rimanere in una certa ignoranza per garantire un governo stabile e un esercito ubbidiente.[75] Il consolato di Napoleone divenne «a vita» con il plebiscito del 2 agosto 1802. Si apriva la strada allistituzione dellImpero napoleonico.[76] Il Codice napoleonico[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Code Napoléon. Napoleone Bonaparte primo console, dettaglio di un ritratto di Antoine-Jean Gros. Durante lesilio a SantElena, Napoleone sottolineò più volte che la sua opera più importante, quella che sarebbe passata alla storia più delle tante battaglie vinte, sarebbe stata il suo codice civile. Il Codice napoleonico legittimò alcune delle idee illuministiche e giusnaturalistiche[77], fu esportato in tutti i paesi dove giunsero le armate di Napoleone, fu preso a modello da tutti gli Stati dellEuropa continentale e ancora oggi è la base del diritto italiano. Istituita l11 agosto 1799, la commissione incaricata di redigere il codice civile (composta dal Secondo Console Jean-Jacques Régis de Cambacérès e da quattro avvocati), fu presieduta molto spesso dallo stesso Napoleone, il quale ne leggeva le bozze durante le campagne militari e inviava a Parigi, dal fronte, le sue idee sul progetto.[78] Il 21 marzo 1804 il Codice Civile, immediatamente ribattezzato Codice Napoleonico, entrava in vigore.[79] Il Codice eliminava definitivamente i retaggi dellAncien Régime, del feudalesimo, dellassolutismo monarchico, e creava una società prevalentemente borghese e liberale, di ispirazione laica, nella quale venivano consacrati i diritti di eguaglianza, sicurezza e proprietà. Tra i principi della Rivoluzione, venivano salvaguardati quelli della libertà personale, delluguaglianza davanti alla legge, della laicità dello Stato (già sancita dal Concordato) e della libertà di coscienza, della libertà del lavoro. Il Codice era stato però pensato e redatto soprattutto per valorizzare gli ideali della borghesia; perciò andava soprattutto a regolamentare questioni riguardanti i contratti di proprietà e la stessa legislazione riguardante la famiglia era di natura contrattualistica.[80] La struttura familiare che il Codice consacra è di tipo paternalistico: il padre può far imprigionare i figli per sei mesi senza controllo delle autorità e amministra i beni della moglie. Veniva tuttavia garantito il divorzio, benché reso più complesso rispetto allepoca rivoluzionaria.[81] Per lItalia il valore del Codice napoleonico fu fondamentale, poiché esso fu portato negli stati creati da Napoleone e confluì poi nel codice civile italiano del 1865. Di eguale valore e importanza sono anche gli altri codici: quello di procedura civile, emanato nel 1806, quello del commercio (1807), quello di procedura penale (1808) e il codice penale del 1810.[82][83] Le opposizioni realista e giacobina[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Napoleone Bonaparte: le opposizioni realista e giacobina. La sera del 10 ottobre 1800 Napoleone, mentre assisteva ad unopera al Théatre de la République, sarebbe dovuto cadere sotto le pugnalate di quattro sicari, ma il complotto fu sventato allultimo momento grazie ad una soffiata, che consentì alla polizia di intervenire arrestando i quattro attentatori proprio in teatro. Levento passerà alla storia con il nome di congiura dei pugnali.[84][85] Poco dopo, la notte di Natale del medesimo anno Napoleone, la moglie e il suo seguito scamparono miracolosamente a un attentato dinamitardo nelle strade di Parigi, mentre si recavano allOpera. Napoleone ne approfittò per mettere fuori legge i giacobini, molti dei quali vennero esiliati in Guyana, e disperdere i monarchici.[86] Lopposizione non demordeva e, oltre ad unintensa attività libellistica, si ebbe notizia di attentati in preparazione contro di lui. Infatti egli era odiato sia dai giacobini, che dopo le misure di riconciliazione nazionale, quali lamnistia generale ed il diritto al rientro per i nobili emigrati per scampare al terrore, temevano volesse restaurare la monarchia, sia dai realisti, che lo consideravano come lusurpatore del legittimo sovrano Luigi XVIII. Nel marzo 1804, per dare un segnale forte ai Borbone, che ancora complottavano per ritornare sul trono francese, Napoleone fece catturare a Ettenheim, cittadina dello stato del Baden situata presso il confine francese, il duca di Enghien, legato alla famiglia reale esiliata, che fu ingiustamente accusato di cospirazione contro il Primo Console e fucilato subito dopo. Levento destò lindignazione di tutte le corti europee per larrogante violazione della sovranità di uno stato estero da parte della Francia e per la sorte riservata al povero duca, e conferì unombra negativa allimmagine europea del Bonaparte, alla quale invece lallora Primo Console teneva moltissimo.[87] Il generale Moreau, implicato nel complotto realista ma idolo dei giacobini, venne invece condannato a soli due anni di carcere, successivamente condonati con la possibilità di espatriare negli Stati Uniti, da dove però Moreau ritornerà nel 1813 per unirsi allesercito russo e morire durante la battaglia di Dresda.[88] La pacificazione dellEuropa[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Guerre napoleoniche, Seconda coalizione e Campagna dItalia (1800). Napoleone annuncia ai suoi soldati larrivo dei rinforzi durante la battaglia di Marengo. Durante lassenza di Napoleone impegnato in Egitto, i francesi erano stati ripetutamente battuti in Italia e in Germania dagli austriaci e dai russi a Cassano dAdda, a Novi e sul Reno. La Seconda coalizione antifrancese aveva rovesciato la Repubblica Napoletana del 1799, fondata dai francesi, quella Romana e la Repubblica Cisalpina. Il 6 maggio 1800, sei mesi dopo il colpo di Stato del 18 brumaio, Napoleone assunse il comando della cosiddetta Armata di riserva, destinata ad essere trasferita in Italia per rovesciare le sorti della guerra. Il Primo console guidò con grande abilità strategica la marcia del suo esercito; valicò le Alpi al passo del Gran San Bernardo e colse di sorpresa gli austriaci impegnati nellassedio di Genova. Il nemico venne rapidamente battuto nella battaglia di Montebello,[89] mentre Napoleone rientrò a Milano. Il 14 giugno 1800 si combatté la decisiva battaglia di Marengo.[90] Napoleone attraversa le Alpi (dettaglio). Fu la più famosa delle battaglie napoleoniche in Italia, aspramente combattuta e dalle conseguenze decisive. Napoleone venne inizialmente messo in difficoltà dallattacco austriaco e rischiò la sconfitta, ma alle otto della sera la battaglia si concluse con la completa vittoria del Primo console. A rovesciare le sorti della battaglia fu larrivo nel primo pomeriggio delle truppe di rinforzo del generale Louis Desaix che permise a Napoleone di contrattaccare con successo lesercito austriaco del generale Michael von Melas, già certo della vittoria. Il generale Desaix morì durante le fasi finali della battaglia.[89][91] A Milano venne provvisoriamente ricostituita la Repubblica Cisalpina che verrà sostituita dopo i Comizi di Lione dalla Repubblica Italiana (1802-1805). La pace in Italia venne sancita con il trattato di Lunéville, che in pratica riconfermava il precedente trattato di Campoformio violato dagli austriaci.[90] Nel 1802 Napoleone venne proclamato Presidente della Repubblica Italiana, titolo che conserverà sino al 17 marzo 1805 quando assumerà quello di Re dItalia, mentre il patrizio milanese Francesco Melzi dEril ne fu nominato vice Presidente. Con la pace di Amiens del 1802 anche lInghilterra firmava la pace con la Francia.[92] Napoleone aveva distrutto la nuova coalizione antifrancese, assicurandosi anche lappoggio dello zar di Russia Alessandro I. Per due anni lEuropa fu finalmente in pace. Nel 1802 Napoleone vendette una parte del Nord America agli Stati Uniti come parte dellAccordo sulla Louisiana: egli aveva appena fronteggiato un grosso problema militare quando lesercito, mandato a riconquistare Santo Domingo, dopo aver affrontato la rivolta capeggiata da Toussaint Louverture, fu colpito dalla febbre gialla. La rivolta fu comunque stroncata.[93] Con le forze dellOvest in condizioni tali da non poter agire, Napoleone capì che non avrebbe potuto difendere la Louisiana e decise di venderla (8 aprile 1803). Egli ristabilì, nel 1802, la schiavitù nelle colonie francesi. Dopo che Napoleone ebbe allargato la sua influenza alla Svizzera e agli stati tedeschi, una disputa su Malta fornì allInghilterra il pretesto nel 1803 per dichiarare guerra alla Francia e fornire sostegno ai monarchici francesi che a lui si opponevano.[94] Imperatore dei Francesi e Re dItalia[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Primo Impero francese. Napoleone visita il trono di Carlo Magno nellottobre 1804. Ormai console a vita, Napoleone era in pratica sovrano assoluto della Francia. Il 18 maggio 1804 il Senato lo proclamò imperatore dei francesi.[95] Il 2 dicembre del 1804, nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi, fu celebrata la cerimonia di incoronazione:[96] dopo che le insegne imperiali furono benedette da papa Pio VII, Napoleone incoronò prima se stesso imperatore dei francesi, e quindi imperatrice sua moglie Giuseppina di Beauharnais.[97] Sono apocrife le voci secondo cui Napoleone avrebbe strappato la corona dalle mani del Papa durante la cerimonia, per non assoggettarsi allautorità pontificia: papa Pio VII si aspettava la mossa e non toccò mai la corona con le sue mani.[98] Successivamente, il 26 maggio 1805 nel Duomo di Milano, Napoleone fu incoronato Re dItalia con la Corona Ferrea, da sempre custodita nel Duomo di Monza.[94] Lincoronazione di Napoleone, opera di Jacques-Louis David. Lincoronazione a Milano fu fastosa, e accompaganta dai suoi più fedeli collaboratori in italia, come il cardinale Bellisoni, il Fenaroli, il Baciocchi,il Melzi e lAldini. In questa occasione Napoleone, postosi la corona imperiale sul capo pronunciò le famose parole: Dio me lha data, guai a chi la tocca.[99] Rinasceva in Francia la monarchia, ma non era la stessa monarchia rovesciata nel 1792, privata dei poteri già nel 1789. Napoleone non era «re di Francia e di Navarra per grazia di Dio», come citavano le formule dellAncien Régime, ma «Imperatore dei francesi per volontà del popolo», anche se i documenti ufficiali mantenevano una formula di compromesso («Napoleone, per la grazia di Dio e le costituzioni della Repubblica, Imperatore dei Francesi»).[100] Fu in sostanza un nuovo re dei francesi, tanto che da lui hanno origine molte delle attuali monarchie moderne europee; e fu in effetti una monarchia, poiché Napoleone era padrone assoluto, anche se una monarchia che però non si rifaceva alla nobiltà feudale dellAncien Régime, ma nella quale si attuavano alcuni princìpi illuministici della borghesia. La conquista dellEuropa[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Grande Armata, Terza coalizione e
Posted on: Mon, 18 Nov 2013 19:17:50 +0000

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