Non so se è possibile parlare di organi di controllo fiscale e - TopicsExpress



          

Non so se è possibile parlare di organi di controllo fiscale e penale, senza incorrere in atti di violenta ritorsione. Io sono un ex un po’ di tutto, una sorta di bastian contrario che, agli inizi degli anni Novanta del Novecento, aveva l’ambizione di cambiare il mondo! Pensate un po’! La mia storia è strettamente legata a Leoluca Orlando ed Antonio Di Pietro. Eppure qualcuno, chissà perché, ha avuto l’ardire di cancellare vent’anni della mia vita, con un colpo di spugna. Una terribile scure penale e fiscale si è abbattuta su di me! Ma io sono del tutto tranquillo. Anzi, quando tra colleghi insegnanti, ex colleghi giornalisti ed ex colleghi sindaci, abbiamo occasione di scambiarci delle battute, io ricordo sempre che Nelson Mandela è stato costretto in carcere per vent’anni; e sappiamo per quali ignobili reati perpetrati nei suoi confronti, a causa di terribili leggi razziste vigenti in Sud Africa! Malgrado tutto, malgrado razzismo, od Appartheid, come dir si voglia, Mandela che, purtroppo, mentre scriviamo non sta molto bene, è riuscito a vincere qualsiasi forma di ignominioso pregiudizio, riuscendo persino a diventare Presidente della stessa Repubblica che lo aveva fatto marcire in carcere ingiustamente! E che dire di Barak Obama, Presidente nero, degli Stati Uniti d’America che ha coronato un sogno, quel I HAVE A DREAM di Martin Luter King. Il mondo cambia e forse i sentimenti e la tolleranza verso i nostri simili, apparentemente diversi, cambiano pure! Ebbene, lo confesso, io sono un diverso! Non nel senso che può pensare qualcuno. Io ho denunciato e continuo a denunciare cose che alcuni organi istituzionali ed investigativi, a vario titolo, fanno finta di non vedere. Mi riferisco alla vera mafia del terzo millennio! Ho tentato di spiegare che dagli appalti pubblici, gli interessi delle lobby di potere politico – affaristico – massonico - mafioso, anche a livello internazionale, si sono spostati verso la gestione dei servizi pubblici. Sino ad oggi le guerre si sono fatte per il petrolio! Ma oggi, forse non è più così! Se è vero, come è vero, che in Africa, 800 milioni di persone, ogni giorno, devono dimenarsi tra vita morte, a causa della sete e della fame, causate dall’accaparramento delle risorse idriche e dei terreni da parte di Europei, Cinesi od Americani. Così va il mondo! E poi ci meravigliamo degli sbarchi di extracomunitari nelle nostre coste siciliane! Oggi le guerre nel mondo si stanno combattendo per l’acqua! Noi, da piccoli e medi borghesucci occidentali, dobbiamo fare i conti con la privatizzazione delle risorse idriche che ci sta procurando aggravi di spesa quadruplicati, rispetto alla preesistente gestione pubblica. Possiamo tranquillamente far riferimento a Girgenti Acque, in provincia di Agrigento, tanto per fare qualche esempio, o la spagnola Caltacque a Caltanissetta od Acoset a Catania, ed è sempre la stessa storia, simile, in parte, a quella degli Stati Africani. L’acqua che, come è risaputo, è vita, viene ceduta da alcuni ben individuati politici corrotti, gratuitamente, ad alcuni privati, prescelti a seguito dell’esame di un unico DNA: quello di farci pagare a caro prezzo un elemento vitale che in natura è gratis: e cioè proprio quell’acqua che cade dal cielo! E per miracolo, quelle goccioline che inondano il nostro pianeta, da Est ad Ovest del mondo, rappresentano il business del Terzo Millennio! Che dire se poi, dalle nostre parti, qualche organo inquirente non si accorge di tutto ciò? Ma un motivo c’è! I figli come dicono a Napoli: ‘So piezzi di cori!’ E così se per esempio, se una delle tante società private che in Italia si sono accaparrate la gestione dell’acqua, si trova in difficoltà, sta fallendo, con tanto di istanza presso il Tribunale di Agrigento, è denunciata da più parti a livello penale, civile ed amministrativo, che fa? Sistema i figli di qualche poliziotto della Questura di Agrigento o di qualche funzionario dell’Agenzia delle Entrate che, proprio su Girgenti acque stanno indagando! Ma questo è niente, mi direte, rispetto alle centinaia di milioni di Africani che muoiono di sete, a causa di noi Europei, Americani o Cinesi che siamo così bravi da togliere la terra sotto ai piedi ed anche l’acqua da bere ai miseri morti di fame e di sete che abitano il Continente Nero! Eppure, qualcuno dovrebbe accorgersi che, anche da noi, ci stanno facendo morire di tasse, attraverso i costi dei servizi pubblici, con l’acqua e la gestione dei rifiuti in testa, tra i più cari del mondo! Vi siete chiesti: quante persone si sono suicidate a causa di queste truffaldine privatizzazioni selvagge che hanno indotto famiglie ed imprese ad indebitarsi a più non posso? In Africa muoiono perché non possono bere o mangiare! In Italia, ed in modo particolare in Sicilia, stiamo morendo un po’ tutti, perché non ce la facciamo più a pagare tasse e servizi che sono i più cari del mondo. Mandela ieri ed Obama oggi, speriamo che possano, in un qualche modo, guidarci lungo il nostro triste cammino, nella loro veste di vecchi e nuovi emblemi del nuovo mondo dei diritti, dell’uguaglianza, del superamento delle differenze razziali, sociali, economiche, politiche e culturali. Salvatore Petrotto
Posted on: Mon, 22 Jul 2013 22:22:06 +0000

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