Oggi Il Foglio di Giuliano Ferrara se la prende con «il bluff dei - TopicsExpress



          

Oggi Il Foglio di Giuliano Ferrara se la prende con «il bluff dei furbetti che fanno gli interventisti con i droni degli altri»: «Prendere una posizione senza prendere nessuna posizione. Non avere una linea e poi fingere di averne una solidissima. Sostenere i diritti umani e fischiettare di fronte alla violazione dei diritti umani. Promuovere la necessaria unità dell’Europa e poi romperne l’unità. Declinare l’atlantismo per una vita e poi fare gli atlantisti con i droni degli altri. Da qualsiasi punto di vista la si voglia osservare, la decisione del governo italiano, e del ministro degli Esteri Emma Bonino, di non intervenire in Siria, di subordinare l’azione militare al sì delle Nazioni Unite, di non mettere a disposizione le proprie basi militari, di rimanere neutrali di fronte alla scelta di agire in Siria per fermare il massacro portato avanti dal presidente Assad non è soltanto un bluff strategico, ma è anche un formidabile suicidio politico». In realtà si tratta della tradizionale politica estera italiana, soprattutto per ciò che concerne l’area geopolitica che va dai Balcani al Maghreb, passando per il Medio Oriente; politica che ha come obiettivo quello di far sedere il Paese al tavolo dei vincitori con il minimo investimento economico, politico e militare possibile. In quell’area il Bel Paese sa di poter recitare un ruolo relativamente autonomo, anche in diretta concorrenza con gli “alleati” francesi e inglesi, come ha dimostrato ampiamente la crisi libica, e per questo esso strizza l’occhio alla Germania, la quale oggi è poco interessata a un intervento “umanitario” il cui esito è tutt’altro che scontato. Che poi l’obiettivo venga effettivamente centrato, questo naturalmente è tutto da verificare. Ma sbaglia, e non poco, chi appiattisce la politica estera italiana su quella americana, manifestando peraltro una posizione sovranista (di “dignità nazionale”) che la dice lunga sulla natura politica di un certo pacifismo e di un certo “antimperialismo”, riconducibili, più o meno direttamente, al vecchio antiamericanismo di matrice terzomondista e/o stalinista. Ricordo benissimo le scene di giubilo che ebbero come protagonisti i “pacifisti” e i “comunisti” italiani la notte in cui a Sigonella (ottobre 1985) il cinghialone Craxi osò dire NO! agli americani. Un’ondata di “dignità nazionale” percorse allora tutto il Paese, irritando non poco (ma solo metaforicamente, sia chiaro!) i miei organi riproduttivi. Per quanto mi riguarda, in quanto proletario critico-radicale “basato” in Italia, il nemico principale da prendere di mira è sempre e comunque l’imperialismo italiano. È da questa peculiare prospettiva politica che invito i miei interlocutori ad analizzare la geopolitica mondiale, i conflitti interimperialistici, le crisi “umanitarie”, per non rimanere schiacciati sotto il peso dell’Imperialismo mondiale e degli interessi nazionali. Che Emma Bonino si muova nel solco della tradizionale politica estera italiana, quella che da leader radicale ha sempre stigmatizzato per un eccesso di disinvolto opportunismo, può sorprendere solo chi è abituato a scrutare la superficie della società, a chi ferma lo sguardo sui movimenti politico-ideologici che la rigano, mostrando così di non possedere la chiave per decifrarne il senso profondo. Come sanno bene anche i realisti geopolitici, la politica estera italiana, esattamente come quella di ogni altro Paese, è innanzitutto scritta dagli interessi strategici del Paese, e ai leader politici che si alternano al potere spetta il compito di saperli difendere e promuovere facendo i conti con la situazione concreta con cui di volta in volta essi sono chiamati a confrontarsi. Per questo a mio avviso è importante ricondurre le contraddizioni, reali o apparenti, che si riscontrano nella politica estera italiana all’interno della cornice interpretativa appena abbozzata – che merita ovviamente una più approfondita trattazione –, per non smarrire il senso profondo che informa quella politica.
Posted on: Thu, 29 Aug 2013 14:00:13 +0000

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