QUELLO CHE VIENE DETTO 3° CONCETTO “ ERRATO” DEL - TopicsExpress



          

QUELLO CHE VIENE DETTO 3° CONCETTO “ ERRATO” DEL CRISTIANESIMO: “ tutti i buoni vanno in cielo” Nella Chiesa Cattolica non abbiamo insegnamenti prevalenti e secondari, perché suo unico fondamento è quanto insegnato da Gesù, riportato fedelmente dagli Evangelisti e da Paolo che, come dice lui stesso, è stato istruito direttamente da Gesù apparsogli sulla via di Damasco . Ma, ragionando senza pregiudizi, ci rendiamo conto che Dio, Giustizia Infinita, non può giudicare con due pesi e due misure o in base a simpatie o antipatie, gli uomini. Quindi l’anima , che è per sua natura disincarnata, perché spirituale, una volta separatasi con la morte dal corpo, sarà subito giudicata da Dio e : a) se al momento della morte si trovava in stato di peccato grave, sarà condannata all’inferno; b) se con peccati non gravi, subirà la necessaria purificazione temporanea; c) se proprio fedele e piena di amore (= grazia) , sarà subito ammessa alla visione beatifica di Dio, cioè al Paradiso. Per quanto mi sforzi di capire che cosa il geovismo trovi sbagliato in questo procedimento, non riesco proprio a capirlo. A scuola si può meritare l’insufficienza che non concede l’ammissione alla classe superiore, o la sufficienza che ne permette il passaggio, pur riconoscendo scarsa la preparazione , e l’ottimo che riconosce “ ottima” la preparazione. Dov’è l’ingiustizia se il giudizio è proporzionato alla preparazione? E’ proprio maliziosamente sbagliato il modo di interpretare la bella beatitudine riguardante i miti! Gesù prometterebbe loro soltanto….il godimento eterno su questa terra! Anzitutto un chiarimento psicologico. La mitezza di cui parla Gesù, non riguarda l’indole. Questa è una naturale inclinazione ( come l’irascibilità) una qualità specifica dell’anima , magari ereditata o causata da fattori che niente hanno a che fare con la volontà, perché riguardano il “ temperamento” naturale. La virtù della mitezza la cui conquista, invece, suppone sforzo di volontà, è tutt’altra cosa. Gesù, nelle “beatitudini” parla di mitezza, di purezza , ma di cuore, cioè frutto di autocontrollo .Il cuore viene spesso considerato la sede della volontà e per questo Gesù riconosce beati coloro che hanno dominato i loro sentimenti. Poi la promessa che “ erediteranno la terra” non significa che diventeranno per sempre i padroni della terra, ma che riusciranno, con la dolcezza, la pazienza, l’amore, a conquistarsi il prossimo, naturalmente in terra, ma finchè vivranno. Ricordate che Gesù dice altrove ( Mt.11,29: “ Imparate da me che sono mite ed umile di cuore” . Se la mitezza va appresa, non può far parte dei doni di natura ( indole) Riguardo a Gv.3,13 e 14,2-3 Gesù non parla di preparazione di un posto, in senso materiale! Il cielo non è né una reggia né un castello. Cielo o Paradiso è la visione beatifica di Dio, il godimento della sua comunione. Il linguaggio figurato usato da Gesù di “ preparazione del posto, si riferisce alla redenzione che Gesù si accingeva a realizzare anche per gli Apostoli. Le “ dimore” presso il Padre, non sono case più o meno bene attrezzate a ricevere ospiti, ma indicano i diversi gradi di gloria che godremo proporzionatamente al nostro impegno spirituale. Gli Apostoli per la loro speciale missione, non possiamo non pensarli a godere nella massima intensità la comunione con Dio! Mt.6,9-10 Riporta la meravigliosa preghiera insegnataci da Gesù stesso. Le prime tre richieste ( sia santificato il tuo nome,venga a noi il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra) sono uno slancio d’amore al Padre perché in terra ( durante la vita terrena) gli uomini riconoscano la santità di Dio, compiendo in tutto la sua volontà come sia gli angeli che perennemente godono della Sua visione, sia le anime di coloro che,morti dopo la redenzione, la godono ugualmente. Ap. 5,10 : Vorrei proprio capire quale Rivelazione particolare è stata fatta al Geovismo per decretare che una minoranza di giusti regnerà in cielo con Cristo, ma la maggioranza vivrà per sempre sulla terra. Il “ regneranno sulla terra” di Ap.5,10, non significa proprio questo! L’ Autore sacro riconosce che all’Agnello che, col suo sangue, si è acquistato uomini e popoli di ogni nazione, e ne “ ha fatto sacerdoti”, cioè applicatori della redenzione esercitando il loro ministero ( benché tutti i battezzati partecipiamo del Sacerdozio di Cristo) su tutta la terra , va la gratitudine di tutti. In nessun tratto del Vangelo Gesù parla di fedeli a Lui che resteranno sulla terra. Il cristianesimo è religione, cioè legame fra gli uomini e Dio. Non sono i cristiani “ angeli del cielo” ma uomini che vivono sulla terra, con il diritto e il dovere di partecipare alle varie istituzioni dello Stato cui appartengono. Sarebbe veramente “ disincantata” una religione che tenesse isolati i suoi aderenti. I cristiani devono studiare, lavorare, metter su famiglia ( leggete la Lettera a Diogneto!), entrare in politica, essere cittadini completi. Se vissuta con autentico spirito cristiano, la politica è un mezzo valido per aiutare a vivere cristianamente. FARE ONESTAMENTE POLITICA NON E’ IMMISCHIARSI IN COSE CHE NON RIGUARDANO! Quanto bene ha fatto un Giorgio La Pira facendo il sindaco con coscienza! Senza il senso cristiano del dovere,. Non si può fare nemmeno lo spazzino, perché ogni lavoro civico è un dovere di coscienza. Gv 15,19 e 17,14-16: In …lingua biblica, “ mondo” non è sempre e solo la creazione di Dio, ma si indica quella mentalità che non accetta la coerenza di vita fra religione e morale. Ecco perché Gesù dice ai suoi discepoli che “ saranno odiati” dal mondo, mondo che, prima di loro, ha odiato Lui, Gesù, predicatore dell’amore per Dio e fra gli uomini, condanna perenne di ogni forma di idolatria ed egoismo. Spero di aver chiarito tanti punti veramente…”strane visioni” del cristianesimo. La Chiesa ha una sola guida, anche nell’interpretazione delle Scritture. Possono esserci singoli che sbagliano, ma la Chiesa, cioè l’insieme dei credenti, segue lo Spirito Santo che è Dio col Padre e il Figlio: Ma di questo…parleremo nella prossima conversazione. Con la solita cordialità LILIA
Posted on: Tue, 20 Aug 2013 15:43:25 +0000

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