Secondo Paolo Barnard, non si tratta di “convinzione” o di - TopicsExpress



          

Secondo Paolo Barnard, non si tratta di “convinzione” o di “errori”, ma di un vero e proprio piano egemonico concepito e attuato dalla destra economica statunitense a partire dal memorandum di Lewis Powell dell’inizio degli anni ’70: tagliare lo Stato democratico come “pericoloso” distributore di ricchezza diffusa, inoculare il virus della fobia dell’inflazione, del rigore come virtù. Risultato: colonizzazione dei media e occupazione militare delle università, con la messa al bando di Marx e Keynes, per l’affermazione del pensiero unico neoclassico (lo Stato è inutile), divenuto neoliberista con la finanziariazzione dell’economia grazie al possente contributo di think-tanks, super-lobby mondiali e gruppi di pressione come quelli che nell’Europa franco-tedesca dettano trattati e leggi ad esclusivo beneficio delle grandi multinazionali e dei colossi finanziari, dopo aver smantellato la sinistra in tutto il continente, infiltrando partiti e neutralizzando i sindacati. Il debito pubblico come problema, non come motore fisiologico dell’economia Thatcherdemocratica: da Monti a Letta, la musica non cambia. E l’arbitro resta Bruxelles, per cui nessun cittadino ha mai votato.
Posted on: Mon, 23 Sep 2013 00:02:47 +0000

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