#timeinjazz #PAV #CentroLaber #Berchidda #arte Sabato 10 agosto - TopicsExpress



          

#timeinjazz #PAV #CentroLaber #Berchidda #arte Sabato 10 agosto al Centro Laber di Berchidda iniziano le mostre del P.A.V., il Progetto Arti Visive che da sedici anni affianca il festival Time in Jazz. Le mostre saranno visitabili tutti i giorni, fino al 18 agosto. Insieme al festival Time in Jazz, quest’anno dedicato al “Quinto Elemento”, torna anche l’appuntamento con il P.A.V., il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu, che da anni affianca la parte musicale, aprendo una finestra sull’arte contemporanea nazionale e internazionale con una ricca proposta di iniziative ed eventi espositivi. Anche quest’anno il fulcro della rassegna sarà il Centro Laber (l’ex caseificio trasformato in centro per l’arte e lo spettacolo) dove le mostre saranno aperte al pubblico da sabato 10 agosto (alle 18), ma saranno inaugurate il giorno successivo, la sera dell’11 agosto, con la performance di danza verticale “Di fragile essenza” della danzatrice-acrobata Elena Annovi (musiche di Alberto Nanni) e con una visita guidata con i curatori e alcuni degli artisti presenti in mostra, che si svolgeranno nel cambio di set tra il concerto di Petrina, e quello di Tino Tracanna Acrobats Quintet, previsto per le 23.30. Le esposizioni proseguiranno durante il corso di tutto il festival (con orario continuato dalle 12 alle 01.00 fino al 16 agosto, e il 17 e 18 fino alle 23.00). Un’ampia parte del P.A.V. sarà dedicata alla figura di Maria Lai, l’artista sarda scomparsa lo scorso aprile: così, Arte tra le note porterà sul palco scenografie che riproducono alcune delle sue opere, mentre gli spazi del Centro Laber ospiteranno ”Maria Lai. Sogni di filo e d’infinito”, mostra retrospettiva (a cura di Giannella Demuro), che racconterà, attraverso opere d’arte originali e materiale documentario, alcune significative fasi creative dell’artista, con le sue imponenti “Geografie” cucite, grandi mappe misteriose che raccontano di terre e di mari, di universi lontani le cui coordinate si perdono nel groviglio di fili cuciti su morbidi velluti, con i “Libri di stoffa” dove i fili diventano scritture, parole, fiabe, storie che hanno il fascino di magie e tempi lontani, disegni e altre piccole opere e scritti autografi, e “Nelle sue parole il respiro dell’arte”, a cura di Francesco Casu, una rassegna di video documentari e interviste dell’artista, realizzati dallo stesso Francesco Casu, Tonino Casula, Emanuela Cau, Marilisa Piga e Nico di Tarsia. Sempre al Centro Laber, principale punto di riferimento anche per gli altri eventi del P.A.V., il progetto multimediale di Nero Project/Antonello Fresu, “Offrimi il cuore”, in cui convivono arte visiva, musica, video e performance. Nelle installazioni video le performance di musicisti, danzatori, artisti visivi e performer, che improvvisano usando come base ritmica il battito del proprio cuore, ascoltato in diretta grazie all’ausilio di un ecocardiografo a ultrasuoni. “Discorso sull’impossibile - quasi una conferenza con molte immagini” è il titolo della rassegna internazionale di video, a cura di Valerio Dehò, con opere di Bas Jan Ader, Cyprien Gaillard, Dimitri Gutov, Zang Huan, Wainer Vaccari, Wheredogsrun, legata al tema del quinto elemento, esplorato nelle sue varie accezioni dai diversi artisti; è invece a cura di Marco Senaldi ”Un dì, felice, eterea”, mostra personale di Paolo Meoni, artista che usa video, fotografia e altre tecniche di acquisizione e manipolazione dell’immagine per una ricerca incentrata sulle mutazioni del paesaggio, dei volti e della memoria. Dopo essere stato presentato alla scorsa Biennale di Venezia, viene proposto quest’anno al Centro Laber il video dell’artista russo Oleg Kulik “Vespri della Beata Vergine. After Monteverdi” che ricrea la produzione teatrale messa in scena al Théâtre du Châtelet di Parigi nel 2009, di cui Kulik ha curato la scenografia. Sarà anche proiettato (in loop) “The order - d’après Cremaster 3” di Matthew Barney, artista originale e discusso, che in questo film documenta il culmine della saga in cinque atti “Cremaster Cycle”: “il quinto elemento” del ciclo narra, tramite la metafora della costruzione del Chrysler Building, lo scontro tra le differenti forze della natura, con un finale ambientato nella straordinaria struttura a spirale (a cinque piani) del Guggenheim Museum di New York. Il P.A.V. racconta anche ventisei anni di festival attraverso un percorso espositivo ad esso dedicato: Time in Jazz, i suoi protagonisti, i luoghi, il pubblico, lo staff, sono i protagonisti di “Il suono dell’ombra” mostra fotografica di Pino Ninfa, che ricrea nei suoi scatti le atmosfere più significative del festival, evocate anche nei testi di Ivo Serafino Fenu. Altre immagini e ricordi in “Affiches”, esposizione dei manifesti realizzati in ventisei edizioni di Time in Jazz, e in “Stage/backstage” un’installazione fotografica collettiva che ripercorre il festival e i suoi artisti attraverso lo sguardo di “professionisti” e “non professionisti” dello scatto. “Un ‘tocco’ per due” è invece la mostra documentaria multimediale realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi Milano Bicocca che illustra la laurea honoris causa conferita da quell’ateneo a Paolo Fresu, lo scorso 27 marzo, “per i risultati raggiunti nella sua pluriennale carriera di musicista, per l’attività di diffusione della cultura legata alla musica jazz e per la promozione culturale di Berchidda e del nord della Sardegna tramite l’attività dell’Associazione culturale Time in Jazz”, come recita la motivazione. E proprio all’Università di Milano-Bicocca, che persegue obiettivi affini a Time in Jazz, come quelli di concorrere allo sviluppo della società con la promozione culturale e civile della persona e l’elaborazione di una cultura fondata sui valori universali dei diritti umani, della pace, della solidarietà internazionale e della salvaguardia dell’ambiente, è dedicata un’altra mostra fotografica allestita al Centro Laber: “UniBicocca - ricerca, innovazione, cultura”. Spazio anche a “L’Italia del Jazz”, la mostra fotografica itinerante, con testi critici di Filippo Bianchi, che Time in Jazz ha prodotto in collaborazione con i-jazz, l’associazione nazionale costituita nel 2008, che riunisce i più seguiti e conosciuti festival jazz italiani. Come ogni anno, non mancherà poi “Lavori in corso”, una serie di interventi, performance e installazioni realizzati da alcuni degli artisti presenti in mostra. Visitabile in permanenza, infine, il progetto stabile Semida, il Museo di arte ambientale nato nello splendido scenario del Demanio Forestale del Monte Limbara in collaborazione con il Comune di Berchidda e l’Ente Foreste della Sardegna, in cui sono esposte opere di Clara Bonfiglio, Giovanni Campus, Bruno Petretto, Pinuccio Sciola e Monica Solinas. Orario mostre: 10 agosto | dalle ore 18 alle ore 23 11 > 16 agosto | dalle ore 12 alle ore 01 17 > 18 agosto | dalle ore 12 alle ore 23 *** Associazione culturale TIME IN JAZZ via Pietro Casu, 29/a - 07022 Berchidda (OT) tel. 079 703007 / 079 703149 E-mail: [email protected] timeinjazz.it Ufficio stampa: RICCARDO SGUALDINI tel. 070 34 95 415 - cell. 347 83 29 583 E-mail: tagomago.1@gmail FRANCESCA BALIA cell. 347 97 54 558 E-mail: francesca.balia@gmail * * * PAV – Progetto Arti Visive Berchidda , Centro Laber 10>18 agosto 2013 a cura di Antonello Fresu e Giannella Demuro Piazza del Popolo • 12 > 15 agosto Arte tra le note - Omaggio a Maria Lai scenografie d’artista per i concerti serali di Time in Jazz Centro Laber • 10 > 18 agosto OMAGGIO A MARIA LAI Maria Lai. Sogni di filo e d’infinito mappe e geografie, libri cuciti, appunti e disegni a cura di Giannella Demuro Nelle sue parole il respiro dell’arte incontri con Maria Lai rassegna di video documentari di Francesco Casu, Tonino Casula, Emanuela Cau, Marilisa Piga e Nico di Tarsia a cura di Francesco Casu Offrimi il cuore Nero Project | Antonello Fresu a cura di Giannella Demuro Discorso sull’impossibile - quasi una conferenza con molte immagini Bas Jan Ader, Cyprien Gaillard, Dimitri Gutov, Zang Huan, Wainer Vaccari, Wheredogsrun a cura di Valerio Dehò Un dì, felice, eterea. Paolo Meoni: la grazia dell’immagine a cura di Marco Senaldi “Vespri della Beata Vergine”, da Claudio Monteverdi Oleg Kulik videoinstallazione a cura di Valerio Dehò The order - d’après Cremaster 3 Matthew Barney videoinstallazione testo di Mariolina Cosseddu Il suono dell’ombra il Festival Time in Jazz negli scatti di Pino Ninfa testo di Ivo Serafino Fenu UniBicocca - ricerca, innovazione, cultura un percorso tra scienza e arte mostra fotografica sull’Università degli Studi Milano Bicocca Un “tocco” per due mostra documentaria multimediale sulla laurea honoris causa dedicata a Paolo Fresu e Time in Jazz in collaborazione con l’Università degli Studi Milano Bicocca Stage/backstage installazione fotografica collettiva sul festival e i suoi artisti attraverso lo sguardo di “professionisti” e “non professionisti” dello scatto Affiches i manifesti di Time in Jazz L’Italia del jazz testi di Filippo Bianchi in collaborazione con l’associazione i-jazz Berchidda, vie del paese • 8 > 16 agosto Lavori in corso interventi / performance / installazioni realizzati da alcuni degli artisti presenti in mostra Foresta Demaniale Monte Limbara Sud•in permanenza Semida Arte natura ambiente nella Foresta demaniale Monte Limbara Sud di Berchidda
Posted on: Sat, 10 Aug 2013 15:30:15 +0000

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